sabato 12 aprile 2014

Resistere

«Discendiamo da gente che è sopravvissuta a un'infinità di predatori, guerre, carestie, migrazioni, malattie e catastrofi naturali e che ci ha trasmesso i propri geni. Oggi, tra le tante promesse da rotocalco, c'è posto anche per chi parla di “eliminare lo stress”. Non solo ciò è impossibile, ma sarebbe anche inutile: noi siamo costruiti per convivere quotidianamente con lo stress. […] è la resilienza a essere la norma negli esseri umani, non la fragilità. […] Il termine “resilienza” proviene dalla metallurgia: indica, nella tecnologia metallurgica, la capacità di un metallo di resistere alle forze che vi vengono applicate. Per un metallo la resilienza rappresenta il contrario della fragilità. Così anche in campo psicologico: la persona resiliente è l'opposto di una facilmente vulnerabile. […] [In sostanza indica] l'atteggiamento di andare avanti senza arrendersi, nonostante le difficoltà». Queste magnifiche parole, tratte dall'ottimo libro di Pietro Trabucchi Resisto Dunque Sono, racchiudono in sintesi cosa la vita è nei fatti: un gioco duro in cui bisogna imparare ad amare l'atto di avanzare sempre più e, quindi, a resistere.

sabato 5 aprile 2014

La Forza dei Simboli

Esistono momenti nella nostra vita in cui diventa difficile distinguere il sogno dalla realtà, il bene dal male, ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Molte volte ci fermiamo a riflettere e ci chiediamo: “Ma cos'è che devo fare? Qual è la giusta decisione che devo prendere? Perché non riesco mai a decidere chiaramente? Perché non riesco mai a essere sicuro delle mie decisioni?”. E se anche alcune volte riusciamo, per un momento o un giorno che sia, ad avere tutto chiaro, a sentirci “illuminati” dalla “verità”, a dire “Ma sì certo! È ovvio! La soluzione è così semplice! Quanto sono stato sciocco finora!”, tutto dura soltanto un battito di ciglia; risucchiati da altri eventi, nei momenti successivi dimentichiamo la “grande verità” che avevamo colto fino ad arrivare a chiederci: “Ma come è stato possibile che sia esistito un momento in cui ero completamente in pace con me stesso e ora mi sembra impossibile che una cosa del genere possa mai accadere?”. Noi gente dell'era moderna non ce ne rendiamo conto ma il motivo è dovuto a un fatto su cui gli antichi avevano ben chiare le idee: se non si identificano in qualche modo queste “forze” che gestiscono le nostre vite diventa molto difficile saperle gestire e molto facile, invece, diventarne succube. Come risolsero il problema? In un modo molto semplice: identificarono con un simbolo ognuna di queste “forze” e, come per magia, tutto divenne più chiaro e più facile.